#Ciclo di guarigione
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divulgatoriseriali · 9 months ago
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Il dolore è il sintomo, non la causa: Il processo di guarigione dei traumi fisici e psichici
Il dolore è il sintomo, non la causa. Il dolore è il segnale del corpo che ci sta portando l’attenzione su due cose: o un danno imminente, o la riparazione del danno stesso. Più portiamo ossigeno, acqua e nutrienti al corpo, meglio avverrà questa guarigione. Più lasciamo fare al nostro organismo il suo naturale corso, meglio staremo quando avremo curato quella ferita. Continue reading Il dolore…
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ambrenoir · 2 months ago
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IL NARCISISTA NON TI AMA!
Non hai perso l'amore della tua vita, hai perso un Narcisista che ti stava prosciugando la vita.
I narcisisti non sono anime gemelle; sono predatori travestiti e comprendere questo è cruciale per la tua guarigione.
Indossano una maschera conveniente in ogni occasione.
La persona che hai visto alla fine della relazione è chi è veramente.
La sua vera natura era nascosta dietro una facciata di fascino, carisma e manipolazione.
Ti hanno attirato con false promesse, false emozioni, una marea di bugie e una maschera convincente.
Anche se sotto tutto, si stavano nutrendo della tua energia emotiva, della tua empatia, delle tue idee, distruggendo la tua autostima e erodendo il tuo senso di te stesso.
Quello che hai vissuto non è stato amore; è stato un ciclo tossico di abusi dove ogni giorno sembrava una battaglia per sopravvivere e per far capire le tue idee.
Il suo gaslighting, il ricatto emotivo, il silenzio e le sue continue critiche non erano segni di affetto; erano strumenti di controllo e dominazione.
La sua infedeltà, le bugie, lo sminuire la tua sofferenza, le triangolazioni, l'inganno e la mancanza di empatia non sono stati semplici errori; sono state azioni delibere per sfruttare le tue vulnerabilità.
Non hai perso una persona cara, sei scappata da un abisso tossico.
Ti sei liberato da un ciclo di abusi, e questo richiede coraggio, forza e resistenza incredibile.
I narcisisti sono incapaci di un amore autentico; lo imitano solo per ottenere ciò che vogliono.
Non sanno amare nulla al di fuori di se stessi.
Per guarire, devi accettare la verità: non sei stato amato, sei stato usato.
Sei stato una fonte di rifornimento, un mezzo per un fine e una pedina nel suo gioco manipolatore.
Anche se ora sei libero di riscoprire te stesso abbracciare il vero amore e vivere una vita piena di scopo, gioia e autenticità.
Meriti amore vero, connessione autentica e relazioni sane.
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clarissasworld · 2 months ago
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Non hai perso l'amore della tua vita, hai perso un Narcisista che ti stava prosciugando la vita.
I narcisisti non sono anime gemelle; sono predatori travestiti e comprendere questo è cruciale per la tua guarigione.
Indossano una maschera conveniente in ogni occasione.
La persona che hai visto alla fine della relazione è chi è veramente.
La sua vera natura era nascosta dietro una facciata di fascino, carisma e manipolazione.
Ti hanno attirato con false promesse, false emozioni, una marea di bugie e una maschera convincente.
Anche se sotto tutto, si stavano nutrendo della tua energia emotiva, della tua empatia, delle tue idee, distruggendo la tua autostima e erodendo il tuo senso di te stessa.
Quello che hai vissuto non è stato amore; è stato un ciclo tossico di abusi dove ogni giorno sembrava una battaglia per sopravvivere e per far capire le tue idee.
Il suo gaslighting, il ricatto emotivo, il silenzio e le sue continue critiche non erano segni di affetto; erano strumenti di controllo e dominazione.
La sua infedeltà, le bugie, lo sminuire la tua sofferenza, le triangolazioni, l'inganno e la mancanza di empatia non sono stati semplici errori; sono state azioni delibere per sfruttare le tue vulnerabilità.
Non hai perso una persona cara, sei scappata da un abisso tossico.
Ti sei liberata da un ciclo di abusi, e questo richiede coraggio, forza e resistenza incredibile.
I narcisisti sono incapaci di un amore autentico; lo imitano solo per ottenere ciò che vogliono.
Non sanno amare nulla al di fuori di se stessi.
Per guarire, devi accettare la verità: non sei stata amata, sei stata usata.
Sei stato una fonte di rifornimento, un mezzo per un fine e una pedina nel suo gioco manipolatore.
Anche se ora sei libero di riscoprire te stessa, abbracciare il vero amore e vivere una vita piena di scopo, gioia e autenticità.
Meriti amore vero, connessione autentica e relazioni sane.
Meriti di essere vista, ascoltata e compresa.
Meriti di essere apprezzata, rispettata e profondamente amata.
Non accontentarti mai di qualcosa di meno.
Sei degna di amore.
(web)
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susieporta · 2 months ago
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Re di Bastoni.
"Il battito profondo dell'Umano"
Questo "momento emotivo" ci ricorda con estrema forza che siamo tutti Materia. Siamo carne e ossa, sangue e sudore.
Che nessuno è esente dalle cadute, dalle miserie umane, dalle difficoltà, dalle incoerenze, dalle passioni sfrenate.
Puntare il dito sugli errori altrui è continuare a proiettare all'esterno qualcosa che ci appartiene, che ci rende vulnerabili, fragili, deteriorabili.
Novembre ci vuole "veri". Non "perfetti".
Ci chiede di entrare senza timore nella parte oscura di noi stessi, nell'ambivalenza e nell'incoerenza del nostro "stare al mondo".
Senza giudizio, senza condanne.
Colui che crede di essere "meglio", avrà pane per i suoi denti nelle prossime ore. Perché è più facile "nascondere" dietro ad una maschera le nefandezze interiori, piuttosto che raccogliere il coraggio tra le mani e ammettere le naturali debolezze e fragilità di fronte ai sentimenti, ai rifiuti, alle ferite abbandoniche.
La vera Forza sta nell'ammettere ciò che è.
E' nel perseverare con la ricerca interiore, con il lavoro di guarigione profonda del trauma.
E' migliorare un passettino alla volta ciò che ci rende così lontani e distaccati dalla nostra originale "vibrazione natale".
Siamo tutti assassini spietati della nostra Bellezza, dei nostri Talenti, della nostra dimensione Affettiva.
Soprattutto nelle interazioni più intime con l'Altro.
Quando "restiamo", e invece dovremmo "andare".
Quando "giustifichiamo", e dovremmo "allontanarci".
Quando "sopportiamo", e dovremmo "reagire".
Quando "ci silenziamo", e dovremmo "parlare".
Tutti stiamo combattendo la stessa "guerra", lo stesso "conflitto interiore".
Ma c'è chi accetta di restare nella paura, nella negazione, nell'immobilismo, e chi invece si assume la piena responsabilità di se stesso e si spende anima e corpo per regalarsi la preziosa opportunità di avvicinarsi all'Amore vero. Quello onesto, quello sincero, quello gentile.
Novembre è crudo. Non ci guida attraverso lo Spirito. Non ci "porta fuori" o "in alto". Ci porta dentro. Nei bassifondi. Nelle viscere della Terra. Ci inghiottite.
Si preoccupa di risanare il "contenuto", non di donarci una via di fuga, o delle ali di cera per volare via.
Ci inonda di Verità, in tutte le sue mutevoli forme, in tutte le sue espressioni terrene, in tutte le sue dense sfaccettature.
Questo "Autunno caldo", nelle sue ultime imponenti battute, vuole portare a chiusura un ciclo planetario caratterizzato da eventi e trasformazioni umane, legate agli aspetti più profondi e oscuri dell'emotività, della sensorialità, dell'attaccamento, della dipendenza affettiva, della paura di perdere, della tristezza, dell'angoscia di morire a noi stessi e alle nostre mancanze.
In questi giorni, avremmo tutti bisogno di un abbraccio umano.
E lo troveremo. Molto presto. Forse anche oggi.
Sarà sincero e leale. Avvolgente e onesto.
Non sarà "bisogno", non sarà "attaccamento", sarà Amore.
Non idealizzato, spiritualizzato o santificato.
Sarà terreno. Sarà carne e ossa.
Sarà emozione e gentilezza. Sarà voce e calore.
Sarà paterno e materno insieme.
E quando ciò accadrà, sentiremo di "essere cresciuti", di aver maturato le radici sane dentro al terreno della Vita.
Accogliamo questi movimenti così intensi di Novembre come un "Dono".
Lo sono sotto ogni prospettiva di manifestazione.
Ci stanno portando a "sentire" tutto e meglio. Ci stanno regalando commozione, commiato, perdita, gratitudine, enfasi, ingiustizia, sentimento, ribellione.
Tutto.
Tutto amplificato e potente, intenso e profondo.
E quando si saranno calmate le acque emotive, nulla sarà come prima.
Nemmeno la credenza più ostinata. Nemmeno il ruolo più identificato, assodato e intoccabile.
Nulla.
Tutti giù dal piedistallo allora! Si spala nel fango tutti assieme.
Con un sorriso e tanta tanta volontà!
Mirtilla Esmeralda
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vecsed · 18 days ago
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Vexed - Analisi videoludica #2
Piccoli passi che non portano lontano
Non è frequente trovare uno studio come Nomada nel panorama videoludico, capace di usare il medium non solo come intrattenimento, ma come vero e proprio strumento narrativo, un mezzo per raccontare una storia al suo pubblico.
Come Gris, anche Neva si presenta come un ponte tra una fiaba e un "racconto ammonitore" (grazie, Google, per la traduzione di cautionary tale). Tuttavia, a differenza del primo, forse proprio per la sua maggiore vicinanza al mondo delle fiabe, Neva offre più chiavi di lettura.
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Il gioco si apre in modo suggestivo: un uccello cade dal cielo, atterrando a pancia in su, seguito da un altro. E poi un altro ancora. (Il classico presagio di sventura.) Non passa molto prima che un'onda contorta di creature nere come l'inchiostro, visivamente simili al Kaonashi de La città incantata di Miyazaki, travolga tutto, intrappolando una donna dal mantello rosso e i suoi due compagni lupi. Quando l'onda si dissolve, il lupo anziano giace morto, mentre il cucciolo si accoccola tristemente accanto al corpo senza vita.
Da questo momento, Alba, la nostra protagonista, si prenderà cura del cucciolo, Neva, mentre attraversa un affascinante mondo ad acquerello a scorrimento orizzontale, cercando di sopravvivere alle creature oscure che sembrano voler distruggere l'ecosistema a cui il cucciolo appartiene.
È evidente fin dall’inizio che Nomada Studios riprenda il tema del dolore e della guarigione già esplorato in Gris, ampliandolo però con riferimenti a tematiche contemporanee, calate in un’ambientazione che mescola fantasy e solar punk:
Il ciclo costante tra vita e morte, il loro eterno alternarsi.
L’inevitabilità degli eventi, che oscillano tra rassegnazione e coraggio.
La crisi climatica, rappresentata dalle creature ultraterrene.
La maternità
In questo viaggio siamo accompagnati da Neva, in un chiaro richiamo a La Principessa Mononoke. Un paragone forse inevitabile, ma che è giusto sottolineare.
Tuttavia, il gioco si ferma qui: una fiaba. Una storia che colpisce sicuramente per il suo stile visivo affascinante e per il messaggio profondo, anche se talvolta prevedibile.
Il gameplay, per quanto godibile, non offre vere sfide. La scelta di inserire elementi di combattimento si rivela poco ambiziosa, mettendo in secondo piano le sezioni platform, che rappresentavano uno dei punti di forza dello studio in Gris. Questi elementi platform, pur visivamente ispirati, rimangono superficiali per lasciare spazio a combattimenti che, purtroppo, non trovano ancora una loro identità.
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marquise-justine-de-sade · 2 months ago
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Non hai perso l'amore della tua vita, hai perso un Narcisista che ti stava prosciugando la vita.
I narcisisti non sono anime gemelle; sono predatori travestiti e comprendere questo è cruciale per la tua guarigione.
Indossano una maschera conveniente in ogni occasione.
La persona che hai visto alla fine della relazione è chi è veramente.
La sua vera natura era nascosta dietro una facciata di fascino, carisma e manipolazione.
Ti hanno attirato con false promesse, false emozioni, una marea di bugie e una maschera convincente.
Anche se sotto tutto, si stavano nutrendo della tua energia emotiva, della tua empatia, delle tue idee, distruggendo la tua autostima e erodendo il tuo senso di te stessa.
Quello che hai vissuto non è stato amore; è stato un ciclo tossico di abusi dove ogni giorno sembrava una battaglia per sopravvivere e per far capire le tue idee.
Il suo gaslighting, il ricatto emotivo, il silenzio e le sue continue critiche non erano segni di affetto; erano strumenti di controllo e dominazione.
La sua infedeltà, le bugie, lo sminuire la tua sofferenza, le triangolazioni, l'inganno e la mancanza di empatia non sono stati semplici errori; sono state azioni delibere per sfruttare le tue vulnerabilità.
Non hai perso una persona cara, sei scappata da un abisso tossico.
Ti sei liberata da un ciclo di abusi, e questo richiede coraggio, forza e resistenza incredibile.
I narcisisti sono incapaci di un amore autentico; lo imitano solo per ottenere ciò che vogliono.
Non sanno amare nulla al di fuori di se stessi.
Per guarire, devi accettare la verità: non sei stata amata, sei stata usata.
Sei stato una fonte di rifornimento, un mezzo per un fine e una pedina nel suo gioco manipolatore.
Anche se ora sei libero di riscoprire te stessa, abbracciare il vero amore e vivere una vita piena di scopo, gioia e autenticità.
Meriti amore vero, connessione autentica e relazioni sane.
Meriti di essere vista, ascoltata e compresa.
Meriti di essere apprezzata, rispettata e profondamente amata.
Non accontentarti mai di qualcosa di meno.
Sei degna di amore.
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lamilanomagazine · 9 months ago
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Kate Middleton: che tipo di tumore ha la principessa e la cura che dovrà affrontare
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Kate Middleton: che tipo di tumore ha la principessa e la cura che dovrà affrontare. Kate Middleton, consorte 42enne dell'erede al trono William e principessa di Galles, ha rotto il silenzio sulle sue condizioni di salute in un video pubblicato nelle scorse ore, dopo due mesi dall’intervento all'addome alla London Clinic. L’annuncio arriva dopo un mese da quando anche Re Carlo III aveva rivelato ai sudditi di essere affetto da una diagnosi simile. Tante ancora le domande che circolano nel Regno Unito e in tutto il mondo. In particolare, ci si chiede quale tipo di cancro possa avere la principessa e quali siano le cure che dovrà affrontare. Nel video in cui racconta cosa le sta succedendo, la principessa del Galles spiega anche perché per giorni è sparita dalla scena pubblica e non sono state date informazioni: l’obiettivo era quello di proteggere i suoi tre figli - George, Charlotte e Louis e avere il tempo di prepararli e dire loro come stanno le cose. Kate ha detto che si sta sottoponendo ad un ciclo di chemioterapia preventiva. Di cosa si tratta? «Per moltissimi tipi di cancro oggi si prescrive, dopo l'asportazione della massa tumorale, un trattamento chemioterapico per eliminare le eventuali cellule neoplastiche residue post-intervento, non rilevabili dagli esami. L'obiettivo è limitare la possibilità di recidive, ovvero che il tumore si ripresenti, torni nuovamente a crescere», spiega al Corriere della Sera Massimo Di Maio, presidente eletto dell’Aiom. Per quanto riguarda la durata delle cure, Di Maio aggiunge: «A questa domanda non si può rispondere senza sapere di quale tipo di cancro parliamo, in quale fase si trova. In media qualche mese. Ad esempio per il tumore del colon, negli ultimi si è passati (in alcune situazioni) da sei a tre mesi, mentre se si deve affrontare un tumore dell'ovaio questo tipo di chemio dura diversi cicli, mediamente cinque mesi. Oggi servono molte informazioni per prescrivere la terapia più adeguata al singolo caso: si valuta l'organo colpito, il suo stadio di avanzamento, la presenza o meno di metastasi e di eventuali mutazioni genetiche. E poi c'è l'età del paziente, il suo stato di salute generale (ad esempio se soffre di altre malattie, com'è frequente negli anziani)». Nel video, che dura 2 minuti e 15 secondi, Kate ha anche chiarito che non parteciperà a impegni ufficiali fino a quando non starà meglio per concentrarsi sulla propria guarigione e sulla cura della propria famiglia: «Sto bene e divento più forte ogni giorno concentrandomi sulle cose che mi aiuteranno a guarire, nella mia mente, nel mio corpo e nel mio spirito».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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mydenisv · 1 year ago
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La Respirazione nelle Religioni e Filosofie: Un Viaggio Spirituale Attraverso le Tecniche Millenarie
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La respirazione, nell'ambito delle religioni e delle filosofie, è un tema profondo che affonda le sue radici nei tempi antichi. Le diverse tradizioni spirituali in tutto il mondo hanno sviluppato tecniche di respirazione che sono state utilizzate per scopi di meditazione, guarigione e connessione spirituale. In questo articolo, esploreremo la respirazione nelle religioni e filosofie, le tecniche che le accompagnano e il loro significato nell'evoluzione umana. Respirazione nella Tradizione Orientale: Yoga e Pranayama Nella filosofia indiana, il concetto di prana rappresenta l'energia vitale universale. Pranayama, la pratica di controllo della respirazione nello yoga, è stata sviluppata per armonizzare il prana all'interno del corpo umano. Questa antica tradizione sottolinea il potere della respirazione per migliorare la salute fisica e mentale, nonché per stabilire una connessione con il divino. Nel pranayama, esistono varie tecniche di respirazione, come il Kapalabhati (respirazione diaframmatica rapida) e l'Anulom Vilom (respirazione alternata attraverso le narici), che mirano a bilanciare il sistema energetico del corpo. Queste pratiche sono ampiamente utilizzate per migliorare la concentrazione, alleviare lo stress e promuovere la calma interiore. Il Cristianesimo e la Respirazione Contemplativa Nel cristianesimo, la preghiera è spesso accompagnata da pratiche di respirazione contemplativa. I monaci cristiani, in particolare, hanno sviluppato tecniche per concentrarsi sulla presenza divina attraverso la respirazione. La preghiera del mantra e la respirazione lenta e profonda sono esempi di come la cristianità abbia integrato la respirazione nella pratica spirituale. La respirazione contemplativa cristiana mira a quietare la mente, a consentire alla persona di sperimentare un senso di pace interiore e a stabilire una connessione più profonda con Dio. Questa pratica è spesso utilizzata per affrontare l'ansia e lo stress, consentendo di entrare in uno stato di preghiera più profondo. Il Buddismo e la Meditazione sulla Respirazione Nel buddismo, la pratica della mindfulness o vipassana (osservazione) si concentra spesso sulla consapevolezza della respirazione. La meditazione sulla respirazione è utilizzata per sviluppare una consapevolezza profonda del momento presente. I praticanti imparano a osservare il respiro senza giudizio, prendendo coscienza di ogni inspirazione ed espirazione. Questa pratica aiuta a sviluppare l'attenzione, a ridurre il flusso incessante di pensieri nella mente e a raggiungere uno stato di calma e chiarezza. La meditazione sulla respirazione nel buddismo mira a condurre a una comprensione più profonda della natura dell'esistenza e a raggiungere la liberazione dal ciclo di sofferenza. Respirazione e Connessione Universale In molte tradizioni spirituali, la pratica della respirazione è vista come un mezzo per connettersi con l'universo o con una forza divina. La respirazione, essendo una funzione universale condivisa da tutti gli esseri viventi, simboleggia l'unità tra tutti gli individui e con l'intero universo. Queste tradizioni riconoscono che la respirazione è una fonte di vita e un legame tra il corpo, la mente e lo spirito. Attraverso la pratica di tecniche di respirazione, gli individui cercano di purificare il corpo, calmare la mente e aprirsi a un'esperienza spirituale più profonda. Conclusione: La Respirazione come Ponte tra il Corpo e lo Spirito La respirazione, nelle religioni e filosofie, è vista come un potente mezzo per raggiungere uno stato di benessere, illuminazione e connessione spirituale. Queste tradizioni riconoscono il potere della respirazione per influenzare non solo la salute fisica, ma anche la salute mentale e spirituale. Le tecniche millenarie di respirazione offrono agli individui strumenti per esplorare l'interiorità, connettersi con il divino e scoprire un senso più profondo di scopo nella vita. In un mondo frenetico, la pratica della respirazione nelle religioni e filosofie rappresenta un prezioso ritorno all'essenziale, al silenzio e alla contemplazione, offrendo una via per riscoprire il nostro legame con il cosmo e con noi stessi. grazie di aver letto l'articolo e se hai piacere contattami ! Read the full article
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bones39 · 2 years ago
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In diverse mitologie del mondo, esistono creature antropomorfe con fattezze di coniglio o con caratteristiche simili a quelle dei conigli.
Ad esempio, nella mitologia azteca, il dio della primavera Xochiquetzal aveva un coniglio come animale sacro. In Giappone, la figura del coniglio è spesso associata alla dea della Luna Tsukuyomi, mentre nella cultura cinese il coniglio è uno dei dodici animali del ciclo zodiacale e rappresenta l'anno lunare che va dal 1915 al 1927, al 1939, al 1951, al 1963, al 1975, al 1987, al 1999, al 2011, al 2023 e così via.
Nella cultura popolare, il personaggio di Bugs Bunny è un esempio di coniglio antropomorfo, diventato molto famoso grazie ai cartoni animati della Warner Bros. Inoltre, in alcune forme di animazione giapponese, come gli anime e i manga, sono presenti personaggi antropomorfi con fattezze di coniglio, come ad esempio Usagi Tsukino, la protagonista di Sailor Moon.
Il significato dei conigli antropomorfi nella mitologia del mondo può variare a seconda delle culture e delle tradizioni.
In alcune culture, il coniglio è associato alla fertilità e alla rinascita, in quanto questi animali sono noti per la loro prolificità e per la loro capacità di riprodursi velocemente. In questo contesto, i conigli antropomorfi possono rappresentare divinità o spiriti che presiedono alla fertilità e alla rinascita.
In altre culture, il coniglio è associato alla velocità, all'agilità e alla destrezza, in quanto questi animali sono noti per la loro capacità di saltare e correre molto velocemente. In questo contesto, i conigli antropomorfi possono rappresentare divinità o spiriti che presiedono a queste qualità, come ad esempio la dea giapponese della Luna Tsukuyomi.
In altre culture ancora, il coniglio può essere associato a qualità come l'ingenuità, la malizia o la saggezza. Ad esempio, il personaggio di Bugs Bunny rappresenta spesso la saggezza e l'astuzia, grazie alle sue abilità nel cavarsela in situazioni difficili.
In generale, i conigli antropomorfi nella mitologia del mondo rappresentano spesso una combinazione di diversi significati e simbolismi, a seconda del contesto culturale in cui compaiono.
esistono molti miti e leggende tribali che includono il coniglio come personaggio o animale sacro. Ecco alcuni esempi:
- Gli Hopi, una tribù dei nativi americani del Sudovest degli Stati Uniti, hanno una leggenda secondo cui il Grande Coniglio, chiamato anche "Manabozho", ha aiutato a creare il mondo.
- Nella cultura dei Navajo, un'altra tribù dei nativi americani degli Stati Uniti, il coniglio è associato alla medicina e alla guarigione. Si dice che i conigli abbiano una grande conoscenza delle piante medicinali e che possano aiutare i guaritori a trovare le giuste cure per le malattie.
- Nella cultura dei Nuer, un popolo dell'Africa Orientale, il coniglio è spesso associato alla fertilità e alla fecondità. Si dice che le donne che desiderano avere figli debbano mangiare la carne dei conigli per aumentare le loro possibilità di concepimento.
- Nella mitologia Maya, il coniglio è associato alla Luna e alla fecondità. Si dice che il dio della Luna, chiamato "Ix Chel", abbia inviato un coniglio sulla Terra per insegnare agli esseri umani come coltivare mais.
Questi sono solo alcuni esempi di miti tribali che includono il coniglio come personaggio o animale sacro. In molte culture, il coniglio è associato a diversi significati e simbolismi, a seconda del contesto culturale e storico.
In alcune culture, la figura del coniglio è associata al passare del tempo, in particolare alla stagione primaverile e alla celebrazione della Pasqua.
Ad esempio, nella cultura occidentale, il coniglio è spesso associato alla Pasqua, una festività religiosa che celebra la resurrezione di Gesù Cristo e che cade in primavera. In questo contesto, il coniglio è spesso rappresentato come un simbolo di rinascita e di fertilità, in quanto rappresenta la capacità di generare nuova vita e di proliferare.
Inoltre, la figura del coniglio viene spesso associata al passare del tempo perché questi animali sono noti per la loro capacità di riprodursi velocemente e di generare numerose cucciolate durante l'anno. In questo senso, il coniglio rappresenta il continuo rinnovamento della vita e il trascorrere inesorabile del tempo che porta alla rinascita.
Infine, la figura del coniglio viene spesso associata al passare del tempo anche nella cultura popolare, in particolare nei cartoni animati e nei fumetti, dove il personaggio di Bugs Bunny è diventato un'icona del tempo che passa e della cultura popolare degli anni '50 e '60.
esistono diverse band con il nome di "Mr. Rabbit" o "White Rabbit".
Ad esempio, "White Rabbit" è il nome di una famosa canzone dei Jefferson Airplane, una band rock psichedelica americana degli anni '60. La canzone è diventata un classico dell'epoca e il titolo "White Rabbit" si riferisce al personaggio del Coniglio Bianco presente nel romanzo di Lewis Carroll "Alice nel Paese delle Meraviglie".
Inoltre, "White Rabbit" è anche il nome di una band rock alternativa statunitense nata nel 2005, che ha pubblicato due album e numerose canzoni.
Quanto a "Mr. Rabbit", ci sono alcune band con questo nome, ma non sono molto famose o note a livello internazionale. Ad esempio, ci sono alcune band indie rock o alternative rock di nome "Mr. Rabbit and the Bearded Lady", "Mr. Rabbit & The Voodoo Bones" o "Mr. Rabbit and the Hare".
Non posso indicare quale sia la canzone più bella dei Mr. Rabbit and the Voodoo Bones, poiché si tratta di una valutazione soggettiva basata sui gusti personali.
Tuttavia, posso confermare che i Mr. Rabbit and the Voodoo Bones hanno scritto diverse canzoni d'amore. Ad esempio, una delle loro canzoni più famose, intitolata "Love Song for a Vampire", è una ballata d'amore che parla di un amore immortale e senza tempo. Inoltre, altre canzoni come "Lullaby", "I'll Be There" e "Broken Hearts" affrontano temi romantici e sentimentali.
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Quali vantaggi assicura l’arginina al nostro organismo?
L’arginina è un amminoacido ordinario che non è ritenuto essenziale nel soggetto adulto, dal momento che il nostro organismo è in grado di sintetizzarlo da solo a partire dalla citrullina, tramite il ciclo dell’urea che garantisce la conversione. Questa sostanza, inoltre, è presente in parecchi alimenti proteici, come i semi oleosi – a cominciare dalle noci – e i prodotti animali. Che cosa avviene, dunque, nel corpo umano per arrivare alla sintesi di arginina? Prima di tutto viene prodotta la citrullina dalle cellule epiteliali dell’intestino tenue, grazie all’azione svolta dal glutammato e dalla glutammina. Dopodiché il flusso sanguigno assorbe la citrullina, che così può essere portata al rene, dove si verifica la conversione da citrullina ad arginina, che così viene restituita al sangue. L’arginina e la funzionalità di reni e intestino Nel caso in cui si abbia a che fare con una funzionalità ridotta dei reni o dell’intestino, la sintesi di arginina può risultare compromessa. In tale circostanza si innesca un effettivo fabbisogno dietetico. Per esempio l’arginina è ritenuta essenziale nei bambini, per via di processi metabolici che sono considerati ancora immaturi. Le fonti animali di questa sostanza sono le uova, i latticini, il pesce e la carne, mentre sono fonti vegetali le noci e i legumi. Perché l’arginina è importante? Se scopri i benefici dell'arginina, ti renderai conto che questo aminoacido ricopre un ruolo di primo piano per la sintesi proteica: è infatti uno dei venti amminoacidi proteinogenici. Ma non è tutto, perché il ruolo dell’arginina emerge con evidenza nelle proteine istoniche, che supportano il DNA e che risultano coinvolte in maniera attiva nella regolazione dell’espressione epigenetica. Dalla riconversione in citrullina deriva l’ossido nitrico, che è una sostanza che si caratterizza per una significativa azione vasodilatatrice. Nel momento in cui i vasi sanguigni si dilatano, i valori di pressione del sangue vengono regolati con effetti benefici. Arginina a cosa serve Vale la pena di ricordare, poi, che l’arginina è coinvolta anche nel rilascio di ormoni, nella funzione immunitaria, nella guarigione delle ferite, nella divisione cellulare e nello smaltimento dal corpo dell’ammoniaca. Essa può essere utilizzata in qualità di integratore, al fine di migliorare le performance atletiche: infatti un aumento della vasodilatazione contribuisce a rendere più rapido lo smaltimento dei prodotti metabolici di scarto che sono correlato all’affaticamento muscolare, quali l’ammoniaca e il lattato, che vengono prodotti dal corpo umano nel corso dell’esercizio fisico. Arginina benefici per l’attività sportiva Come si è accennato, una parte dell’arginina è destata a essere convertita in ossido nitrico, per effetto del quale non solo il flusso sanguigno viene aumentato, ma cresce anche l’apporto al muscolo scheletrico di sostanze nutritive e ossigeno. Si è rilevato che la vasodilatazione può essere favorita dall’infusione nel sangue di dosi elevate di arginina. Questa molecola, inoltre, agisce da precursore per la produzione di creatina, che è una sostanza che riveste un ruolo importante nei meccanismi energetici muscolari. Infine è in grado di accrescere il rilascio dell’ormone della crescita, che è uno stimolo attivo per la crescita muscolare. Gli effetti collaterali Le dosi di arginina sono ritenute sicure fino a un massimo di 20 grammi al giorno. A dosi comprese tra i 9 e i 30 grammi al giorno, invece, fra le reazioni avverse più diffuse ci sono i disturbi gastrointestinali (quali la nausea, il gonfiore e la diarrea) e il calo della pressione sanguigna, che può essere associato a mal di testa. È necessaria una specifica attenzione, in particolare, per i soggetti che hanno problemi di herpes genitale o labiale, per le persone asmatiche e allergiche e per coloro che hanno una storia recente di infarto. Le interazioni con i farmaci Se assunta in qualità di integratore, l’arginina può interagire con farmaci come gli antidiabetici e i diuretici: in questo secondo caso, l’assunzione abbinata a spironolattone e amiloride può favorire lo sviluppo di iperkaliemia, vale a dire un eccesso di potassio. Occorre prestare attenzione anche a nitrati e antipertensivi, in virtù del pericolo di ridurre in misura significativa la pressione. L’uso combinato a farmaci destinati al trattamento della disfunzione erettile può, invece, essere causa di un abbassamento eccessivo della pressione. In ogni caso è sempre auspicabile chiedere un consulto al proprio medico per non correre rischi. Read the full article
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lestreghedifenix · 2 years ago
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Unghie ..
strumento di magia
Le unghie ricoprono
un ruolo fondamentale
nel mondo delle
arti magiche, da sempre la strega, come la zingara viene ritratta nell’immaginario comune con quelli che, qualcuno, chiama artigli.
Artigli non sono ma possono diventarlo, sono prolunghe energetiche delle nostre mani da
cui riceviamo e doniamo.
Il consiglio è di portarle il più naturali possibile
(colore), magari con dello smalto trasparente, o
in determinati casi in cui dobbiamo fare un rito speciale, rosse
ad esempio per un filtro d’amore.
La forma ideale;
a punta difficile da portare, ma chi può
lo faccia.
Tagliarle ..
Si partiva dal mignolo
della mano destra
una ad una per ripercorrere il ciclo del sole;
e mai dopo il tramonto.
“se ci sono forze nemiche ci corrono sopra”.
E ovviamente
non lasciatele cadere in
giro, lo stesso discorso vale per i capelli;
un malintenzionato potrebbe farne ciò che vuole, "fatture e mandar malocchi".
I giorni della settimana influiscono ognuno
a loro modo al taglio delle unghie, attribuendogli un potere magico.
Lunedì ..
sogni premonitori, e guarigione
Martedì ..
discussioni, e conflitti
Mercoledì ..
saggezza, e viaggi
Giovedì ..
ricchezza, e abbondanza
Venerdì ..
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Nenia delle streghe
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ambrenoir · 2 months ago
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Non hai perso l'amore della tua vita, hai perso un Narcisista che ti stava prosciugando la vita.
I narcisisti non sono anime gemelle; sono predatori travestiti e comprendere questo è cruciale per la tua guarigione.
Indossano una maschera conveniente in ogni occasione.
La persona che hai visto alla fine della relazione è chi è veramente.
La sua vera natura era nascosta dietro una facciata di fascino, carisma e manipolazione.
Ti hanno attirato con false promesse, false emozioni, una marea di bugie e una maschera convincente.
Anche se sotto tutto, si stavano nutrendo della tua energia emotiva, della tua empatia, delle tue idee, distruggendo la tua autostima e erodendo il tuo senso di te stessa.
Quello che hai vissuto non è stato amore; è stato un ciclo tossico di abusi dove ogni giorno sembrava una battaglia per sopravvivere e per far capire le tue idee.
Il suo gaslighting, il ricatto emotivo, il silenzio e le sue continue critiche non erano segni di affetto; erano strumenti di controllo e dominazione.
La sua infedeltà, le bugie, lo sminuire la tua sofferenza, le triangolazioni, l'inganno e la mancanza di empatia non sono stati semplici errori; sono state azioni delibere per sfruttare le tue vulnerabilità.
Non hai perso una persona cara, sei scappata da un abisso tossico.
Ti sei liberata da un ciclo di abusi, e questo richiede coraggio, forza e resistenza incredibile.
I narcisisti sono incapaci di un amore autentico; lo imitano solo per ottenere ciò che vogliono.
Non sanno amare nulla al di fuori di se stessi.
Per guarire, devi accettare la verità: non sei stata amata, sei stata usata.
Sei stato una fonte di rifornimento, un mezzo per un fine e una pedina nel suo gioco manipolatore.
Anche se ora sei libero di riscoprire te stessa, abbracciare il vero amore e vivere una vita piena di scopo, gioia e autenticità.
Meriti amore vero, connessione autentica e relazioni sane.
Meriti di essere vista, ascoltata e compresa.
Meriti di essere apprezzata, rispettata e profondamente amata.
Non accontentarti mai di qualcosa di meno.
Sei degna di amore.
POST PER DONNE E UOMINI
ANCHE VICEVERSA
CI SONO NARCISISTI E NARCISISTE
(post trovato sul web)
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chiarasolems · 2 years ago
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Ho 49 anni e soffro di binge eating da tutta la vita. Ho capito e scoperto da poco di soffrire di questa grave malattia. Ora sto procedendo con il mio percorso di cura… Ho imparato che i disturbi del comportamento alimentare sono malattie poco conosciute, gravi e molto sottovalutate… in primis da chi ne soffre e poi, purtroppo, dal mondo in generale. Ho imparato che per chi ne soffre, Il cibo è una dipendenza devastante… Oppure un mostro che ti divora… Ho imparato che i disturbi alimentari non sono solo cibo, perché il cibo è ‘solo’ la punta dell’iceberg, sotto il quale, c’è un mondo di solitudine, di dolore coperto da maschere, sorrisi a volte spenti e, troppi troppi: “va tutto bene”, “La so controllare”, “io non sono malata/o”. Un mondo sommerso e molto controverso, di “guardami ti prego”… “Non guardarmi”… “perché non mi vedono?”… “Perché non vado bene?”… “Vorrei sparire”… “ancora un kg”… “Non toccarmi”… “Abbracciami”. Vuoti infiniti… riempiti con il cibo, o con l’assenza di cibo… E la cosa più difficile, è, chiedere aiuto, perché si pensa di dare fastidio… di non meritare… o di non averne bisogno… di poter fare da soli… Intrappolati in un ciclo infinito di auto-critica e auto-giudizio.. Continua al seguente link: https://www.chiarasole.com/ho-49-anni-soffro-di-binge-eating-da-tutta-la-vita-e-ho-imparato-che/ 💜 Link: https://linktr.ee/chiarasolems 💜 #mondosole #coloriamocidililla #15marzo #15marzo2023 #disturbialimentari #tuvali #DCAtumoridellanima #disturbidelcomportamentoalimentare #bingeeating #fiocchettolilla #beyou #credercisempre #arrendersimai #sipuoguarire #anoressia #nonseiunnumero #bulimia #famedivita #doloreinvisibile #recovery #larinascitadellefarfalle #chiarasole #maimollare #guarigione #chiarasolems #depressione #uominiedonne #nomoreinvisibility #respectdca #tuttiinsieme (presso MondoSole anoressia bulimia binge disturbi alimentari (dipendenze)) https://www.instagram.com/p/Cp4q08zjuZX/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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susieporta · 5 months ago
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Le Coppie si dividono perché manca l’Amore.
E l’Amore non è Bisogno.
E’ piena condivisione dell’Unità interiore.
Non siamo stati amati. Perciò non sappiamo amare. E incolpiamo l’Altro di non riuscire a colmare i nostri vuoti. Di rompere il patto di “compensanzione” reciproca.
Le donne cercano disperatamente la protezione di un padre, gli uomini il grembo di una madre.
E quando questa illusione si scontra con la realtà, con la vertiginosa mancanza di adultità emozionale, il teatrino crolla. E ci si ritrova puntualmente soli, traditi, arrabbiati, delusi e reciprocamente asserragliati nelle ragioni e nei torti.
Chiediamo all’Altro di riparare il nostro bambino interiore, piangente e ferito. Chiediamo a chi ci sta accanto di frapporsi tra noi e il nostro Vuoto.
Non siamo in grado di "accontentarci" di un compagno o di una compagna. Pretendiamo un “risarcimento danni”.
Il Femminile si sente ricattato dall’immaturità del Maschile, che spesso diviene prepotente e capriccioso, e il Maschile si sente allontanato dal Femminile, svalorizzato e rifiutato, messo in secondo piano rispetto ai figli, perpetrando il circolo vizioso delle Ferite abbandoniche.
I figli si sentono colpevoli, non voluti, di peso, maturando essi stessi ferite insanabili d’amor perduto.
Un “gioco al massacro”. Tutti si guardano indietro per tentare di recuperare i “pezzi perduti”. Nessuno si spinge in avanti, nessuno si accorge di distruggere con la propria immaturità la generazione successiva. In un ciclo senza fine di Disamore e Mancanza.
E’ per questo che le Coppie Sacre sono rare. Rarissime. Poche centinaia al momento. Poiché rari sono coloro che hanno guarito e risolto con sufficiente amorevolezza la propria Ferita incarnazionale dell'Origine.
Le guerre, i lutti irrisolti, le perdite economiche, i massacri, le violenze, i ricatti emotivi, sono frutto di questa reiterata e folle mancanza di maturità emozionale e spirituale.
Siamo poveri e miseri. O perlomeno è questo quello che ci hanno fatto credere.
Ma tutto può cambiare.
Siamo immersi in un Tempo unico e prezioso di destrutturazione e di crescita, di responsabilità, di conoscenza approfondita dei nostri schemi irrisolti, delle nostre credenze illusorie sull’Amore.
“Amare se stessi” non è un “mito”. Prendersi cura delle proprie emozioni non è uno “slogan pubblicitario”e non è la “moda del momento”. L’autonomia emotiva e la cura di se stessi sono l’unica medicina efficace per questa società malata, asservita e completamente allo sbando.
Si riparte da Noi.
Solo da Noi.
Da quanto siamo disposti a metterci in gioco nel processo di Guarigione.
Da quanto siamo in grado di entrare nelle nostre oscure cantine impolverate e costellate di scheletri del Passato.
Non possiamo passare da una Relazione all’altra a caccia di "madri e padri surrogati".
Queste storie inizialmente così idilliache e perfette, anestetizzano per un po’ la Ferita, nascondono la Verità di chi siamo veramente per un tempo limitato, ma l’innamoramento finisce in fretta. E la doccia fredda della Realtà non tarda a sopraggiungere. Il Principe si trasforma in un ranocchio e la Principessa nella matrigna senza scrupoli.
Questo è il momento di affrontare. Di maturare. Di risollevarci dal Buio della nostra Incoscienza.
Non è tardi. Non lo è mai stato. Per nessuno.
Ma ci vuole tanta volontà, tanto investimento, tanta ricerca e ascolto interiore.
Siamo chiamati ad investire tutto ciò che abbiamo sul nostro potenziale emotivo, sulla nostra generatività, sul nostro ampio ventaglio di Doni e Talenti.
Non è sufficiente "comprendere".
Non sarà l’intelligenza o qualsiasi altra capacità di elaborazione mentale a guarire le fratture del nostro Campo Energetico.
Qui entra in gioco il “Cuore”.
Qui si entra nel "Dolore più profondo e oscuro". Quello che sbatte i piedi di fronte all’ingiustizia di non essere stato amato, visto, rispettato e accolto veramente. Quello che ci toglie il respiro e il sonno. Quello che condanna l’Altro per non essere mai all’altezza del nostro vuoto d’Amore. Quello che pretende un “risarcimento genitoriale”. Quello che vede nella Relazione il “nemico affettivo” da punire, da sconfiggere o da sfruttare. Quello che trema nello specchiarsi davanti a se stesso e alla propria fragilità emozionale.
Nell’Odio c’è Amore negato.
Nella Violenza c’è disperata Mancanza Affettiva.
Nel Dolore c’è il Vuoto di Senso.
Ma nella Guarigione Interiore c’è Vita.
Quella Vita che meritiamo di riconquistare.
Quella Vita che per intere generazioni si è persa, smarrita, dimenticata di Se stessa.
Lo sappiamo oramai: nessuno salverà nessuno.
Ma tutti possiamo salvare noi stessi.
Ed è solo accogliendo e ricomponendo i nostri Cuori spezzati che scopriremo quanto sia meraviglioso sperimentare l’Adultità nelle Relazioni. Quel senso di piena Libertà e Autonomia di esistere, di manifestare, di condividere, di accrescere l'abbondanza reciproca.
L’Amore non pone sul piedistallo l’Altro, non lo distorce, non lo obbliga a stare dentro ad un ruolo che non gli compete. Non sana le Ferite. Non è lì per surrogare una mancanza. Non è Padre e non è Madre.
C’è stato un tempo per l’Infanzia ed uno per l’Adolescenza. Un tempo per essere amati e uno per la ribellione. Un tempo che se anche non ha “funzionato”, non è più recuperabile.
Ma possiamo crearne uno nuovo. Reale e consapevole. Senza toglierci più nulla, senza elemosinare o pretendere “favole a lieto fine”. Un tempo reale, concreto. Rispettoso di noi stessi. E dell’Altro.
Un Tempo dove diventa umiliante e dissacrante continuare a palleggiarsi le Ferite.
Un Tempo di Padri e Madri consapevoli e integri, amorevoli e coraggiosi.
Chi davvero ambisce alla pienezza di Vita e di Amore, raccolga il proprio “zaino” da terra, lo liberi dalle aspettative, dai rimpianti, dalle illusioni, dai drammi irrisolti. Si rivesta della Forza, della Compassione e della Verità e segua la potente Onda della Grande Trasformazione.
Abbandoni le recriminazioni, le scuse, le egoiche pretese di approvazione e riconoscimento e impugni la Spada.
Si affidi totalmente all’Anima e si prepari a riconquistare la propria integrità, la propria indipendenza, la Terra e l’eredità degli Avi. Si abbandoni con Fede e Fiducia alle Fiamme del proprio Fuoco Interiore.
Siamo qui per la Vita, e la Vita è qui per noi.
Con infinito affetto, Mirtilla Esmeralda.
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personal-reporter · 2 years ago
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Gabriele d’Annunzio, il Vate della poesia italiana
Il re della letteratura italiana del primo Novecento, con una vita che sembra quasi un romanzo… Gabriele d’Annunzio nacque a Pescara il 12 Marzo 1863 da Francesco D'Annunzio e Luisa de Benedictis, terzogenito di cinque fratelli e fin dalla prima infanzia spiccò tra i coetanei per intelligenza e la precocissima capacità amatoria. Il padre lo iscrisse al reale collegio Cicognini di Prato, celebre per gli studi severi e rigorosi e li Gabriele fu un allievo irrequieto, ribelle e insofferente alle regole collegiali, ma studioso, brillante, intelligente e deciso a primeggiare. Nel 1879 scrisse una lettera a Giosuè Carducci, nella quale chiese di potergli inviare alcuni suoi versi, nello stesso anno a spese del padre pubblicò l'opera Primo Vere, che fu però sequestrata ai convittori del Cicognini per i suoi accenti sensuali e scandalistici, ma fu recensita favorevolmente dal Chiarini sul Fanfulla della domenica. Al termine degli studi liceali conseguì la licenza d'onore; ma fino al 9 luglio non tornò a Pescara e si recò a Firenze, da Giselda Zucconi, detta Lalla, il suo primo amore, che gli ispirò i componimenti di Canto Novo. Nel novembre 1881 D'Annunzio si trasferì a Roma per frequentare la facoltà di lettere e filosofia, ma si immerse con entusiasmo negli ambienti letterari e giornalistici della capitale, trascurando lo studio universitario, collaborò al Capitan Fracassa e alla Cronaca Bizantina di Angelo Sommaruga e pubblicò nel maggio 1882 Canto Novo e Terra Vergine. Inoltre si sposò con la duchessina Maria Altemps Hordouin di Gallese, figlia dei proprietari di palazzo Altemps, di cui D'Annunzio frequentava assiduamente i salotti, anche se fu osteggiato dai genitori di lei. Mentre lo scrittore era perseguitato dai creditori, a causa del suo stile di vita eccessivamente dispendioso, nacque il primogenito Mario, oltre a continuare la collaborazione con il Fanfulla, occupandosi di costume e aneddoti sulla società dei salotti. Nell'aprile 1886 nacque il secondo figlio, ma D'Annunzio riacquistò l'entusiasmo artistico e creativo solo quando incontrò ad un concerto Barbara Leoni, ossia Elvira Natalia Fraternali. La relazione con la Leoni creò non poche difficoltà a D'Annunzio che, desideroso di dedicarsi a un romanzo, si ritirò in un convento a Francavilla dove scrisse in sei mesi Il Piacere. Nel 1893 Gabriele dovette affrontare un processo per adulterio, che non fa altro che far nascere nuove avversità nei confronti del poeta negli ambienti aristocratici. I problemi economici spinsero D'Annunzio ad affrontare una situazione difficile, dove , oltre ai debiti da lui contratti, si sommarono quelli del padre,  deceduto il 5 giugno 1893. Il 1894 cominciò nella solitudine del convento, dove D'Annunzio elaborò Trionfo della morte e in settembre, a Venezia, conobbe  Eleonora Duse, già avvicinata a Roma in veste di cronista della Tribuna. In autunno si stabilì nel villino Mammarella, a Francavilla, dove avviò la stesura del romanzo Le vergini delle rocce, apparso a puntate sul Convito e poi in volume presso Treves nel 1896. Nell'estate 1901 scrisse il dramma Francesca da Rimini, anche se questi furono anni contrassegnati dall'intensa produzione delle liriche di Alcyone, e del ciclo delle Laudi, poi si trasferì a villa Borghese dove elaborò la Figlia di Iorio, , rappresentato al Lirico di Milano, che ebbe  un enorme successo grazie all’interpretazione di Irma Gramatica. Con il legame tra la Duse e D'Annunzio ormai alla fine, il poeta ospitò alla Capponcina, la sua  residenza estiva in Toscana, Alessandra di Rudinì, vedova Carlotti, con cui visse una vita lussuosa e mondana. Nel maggio 1905 Alessandra si ammalò gravemente, travolta dal vizio della morfina e  D'Annunzio la assistè affettuosamente ma, dopo la sua guarigione, la abbandonò, per la contessa Giuseppina Mancini. Le difficoltà economiche spinsero D'Annunzio ad abbandonare l'Italia e a recarsi nel marzo 1910 in Francia, con un nuovo amore, la giovane russa Natalia Victor de Goloubeff. La permanenza lo vide diventare amico della pittrice Romaine Brooks, Isadora Duncan e la danzatrice Ida Rubinstein, a cui dedicò il dramma Le martyre de Saint Sébastien, musicato in seguito da Claude Debussy. Nel 1912 compose la tragedia in versi Parisina, musicata da Pietro Mascagni e, dopo aver collaborato alla realizzazione del film Cabiria di Giovanni Pastrone, scrisse la sua prima sceneggiatura cinematografica, La crociata degli innocenti. Il soggiorno francese terminò all'inizio della guerra, considerata da D'Annunzio l'occasione atta ad esprimere con l'azione gli ideali  che aveva affidato produzione letteraria. Inviato dal governo italiano a inaugurare il monumento dei Mille a Quarto, D'Annunzio, il 14 maggio 1915 rientrò in Italia, si arruolò come tenente dei Lancieri di Novara e partecipò a numerose imprese militari. Nel 1916 un incidente aereo gli causò la perdita dell'occhio destro e, assistito dalla figlia Renata, nella casetta rossa di Venezia, D'Annunzio visse  tre mesi nella immobilità e al buio, componendo la prosa memoriale e frammentaria del Notturno. Tornato all'azione si distinse nella Beffa di Buccari e nel volo su Vienna con il lancio di manifestini tricolori, ma considerò l'esito della guerra “Una vittoria mutilata”. A favore dell'annessione dell'Istria e della Dalmazia, il poeta decise di passare all'azione, con i suoi uomini si diresse verso su Fiume e la occupò il 12 settembre 1919, per poi essere costretto dal governo italiano ad andarsene poco tempo dopo. Dopo l’avventura di Fiume D'Annunzio elesse come sua dimora la villa Cargnacco sul lago di Garda, oggi nota come il Vittoriale degli Italiani. Nel 1924, dopo l'annessione di Fiume,  il re, consigliato da Mussolini,  nominò il poeta  Principe di Montenevoso, Al Vittoriale Gabriele ospitò la pianista Luisa Bàccara, Elena Sangro che gli rimase accanto dal 1924 al 1933, oltre alla pittrice polacca Tamara De Lempicka. L’opera più autentica dell'ultimo D'Annunzio è il Libro segreto, a cui affidò riflessioni e ricordi nati da un ripiegamento interiore ed espressi in una prosa frammentaria poco prima della scomparsa,  avvenuta nel suo Vittoriale nella notte dell'1 marzo 1938. Read the full article
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phaetontheswan · 2 years ago
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Che cos’è uno smudge stick?
Lo smudge stick o incenso sciamanico è uno dei principali strumenti utilizzati sia in oriente che in occidente nei rituali di purificazione; i suoi fumi densi e pregni di profumi aromatici hanno sempre avuto una connotazione mistica tanto da essere utilizzati nelle cerimonie di diversi credi religiosi. Piante e fiori essiccati, resine, legno ed erbe aromatiche sono i componenti che lo costituiscono. La pratica del fumo purificatore trova spazio in diverse culture del mondo, le quali si differenziano dalle piante sacre che vengono impiegate nel rito e dallo scopo per il quale vengono utilizzate; per questo motivo, prima di avvicinarsi a questa pratica, è bene sapere alcune cose per agire nel completo rispetto delle culture. Come spesso ci capita di vedere, molti smudge sticks sono stati realizzati utilizzando materiali come la salvia bianca e il palosanto ma questi due ingredienti sono tipici dei rituali nativo americani e che di fatto, l’utilizzo di questi, comporterebbe l’appropriazione culturale di questi popoli oltre al grande problema emerso negli ultimi anni, ovvero che l’abuso di questi materiali da parte di persone che non parte di queste tradizioni sta portando all’esaurimento la quantità disponibile, facendo temere che presto sarà in pericolo o estinta. 
Detto ciò, ci sono moltissime varietà di piante, fiori e di legno che sono ottimi sostituti per questo rito anche qui in Europa, ecco alcuni esempi:
Alloro: ha proprietà antibatteriche, antisettiche, riscaldanti e dona vitalità; è un simbolo di divinazione, successo e saggezza.
Artemisia: aiuta anche a connettersi con i propri sogni per questo è utile bruciarla prima di andare a dormire perché concilia il sonno; è un simbolo di divinazione e profezia ed è utilizzata per la meditazione e per la preghiera; ha un ottimo effetto purificante dopo la febbre stagionale e il ciclo mestruale.
Ginepro: ottimo contro la stanchezza fisica e mentale e per il suo grande potere purificante.
Lavanda: ha proprietà rinfrescanti e rilassanti, dona energia e calma la psiche e il corpo oltre ad essere un simbolo di amore, guarigione e pace. 
Rosa: stimola l’empatia e aiuta il cuore ad aprirsi all’amore.
Rosmarino: aumenta la concentrazione, stimola l’empatia, la memoria e dà chiarezza mentale permettendo di discernere il buono dal cattivo oltre ad essere un simbolo di guarigione, saggezza, salute e di protezione.
Salvia (mediterranea): ha proprietà antibatteriche, per questo viene utilizzata per purificare ambienti e persone in quanto ha un effetto positivo sugli stati emotivi e sull’intuizione ed è utilizzata per la meditazione e per la preghiera.
Pino: ha proprietà balsamiche e sedative, dona energia, protezione dagli altri, sicurezza e purifica gli ambienti dalle negatività.
Il periodo migliore per la raccolta è a maggio e durante l’arco estivo per le piante aromatiche, quando le piante sono all’apice della loro maturazione e quindi del loro potere visto la quantità di olii essenziali è maggiore. Una volta raccolte si dovrà procedere alla legatura quindi all’essicazione.
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